Archivio Renato Birolli

L’archivio Renato Birolli nasce per iniziativa della moglie del pittore, Rosa Rossi, detta Ro’, e del figlio Zeno, che sistematizzano e ampliano la ricca documentazione cartacea riguardante la storia delle opere, delle esposizioni e delle pubblicazioni, la cui raccolta era stata iniziata da Ro’ durante la vita dell’artista. La sistematizzazione dell’archivio, condotta da Ro’ e da Zeno a partire dagli anni Sessanta, conduce alla pubblicazione, nel 1978, del catalogo generale dell’artista (Feltrinelli, Milano). Gli uomini che giocano con la luna, 1936

Dopo la scomparsa della moglie, nel 1996, i figli Marco e Zeno decidono di donare la biblioteca e l’epistolario dell’artista al Gabinetto Scientifico e Letterario G.P. Vieusseux di Firenze. Il regesto completo della biblioteca birolliana ha fatto l’oggetto di una pubblicazione nel 2014 (Scalpendi, Milano).

Da quel momento l’archivio delle opere è gestito da Marco e Zeno, che proseguono la sistematizzazione della documentazione cartacea.

A partire dal 2003, Marco conduce la digitalizzazione estensiva dell’archivio. A oggi l’archivio digitale raccoglie l’insieme delle opere, delle esposizioni e delle pubblicazioni repertoriate, oltre che una ricca fototeca di fotografie e di riproduzioni di opere in alta definizione.

L’archivio Renato Birolli è attualmente diretto dalla Dott.ssa Viviana Birolli, nipote dell’artista. Non è accessibile al pubblico ma resta a disposizione per l’invio e per la consultazione del materiale documentario in casi specifici e su appuntamento.

L’archivio collabora attivamente con musei e istituzioni per favorire lo studio e la promozione dell’opera di Renato Birolli e si avvale dell’ausilio di un comitato scientifico (costituito da Viviana Birolli, storica dell’arte, dalla professoressa Elena Pontiggia e dal professor Ernesto Damiani) per le valutazioni di autenticità e l’archiviazione delle opere di Renato Birolli.